Quando oltre le finestre ci sono fiocchi bianchi che turbinano nell’aria e si accumulano al suolo, non c’è piacere più eccelso di leggere un libro davanti al tepore del camino. Approfittiamo di questo colpo di coda d’inverno per tuffare il naso fra alcune delle proposte editoriali più succose di questo marzo dal clima ballerino.
Una vita da libraio – Shaun Bythell
Titolo: Una vita da libraio
Autore: Shaun Bythell
Casa editrice: Einaudi
Pagine: 384
In libreria dal 6 marzo 2018
Si può avere una vita avventurosa anche seduti su uno sgabello. Una storia incantevole per chi crede che un libro sia per sempre.
«Stavo uscendo dalla cucina con la mia tazza di tè quando un tizio in giacca da lavoro e pantaloni di poliestere una spanna piú corti del normale mi è rovinato addosso e me l’ha quasi fatta cadere. – È mai morto nessuno qui? – mi ha chiesto poi. – Nessuno ci ha ancora lasciato le penne cadendo da una scaletta? – Non ancora, – gli ho risposto, – ma speravo proprio che oggi fosse il gran giorno».
Un paesino di provincia sulla costa scozzese e una deliziosa libreria dell’usato. Centomila volumi spalmati su oltre un chilometro e mezzo di scaffali, in un susseguirsi di stanze e stanze zeppe di erudizione, sogni e avventure. Un paradiso per gli amanti dei libri? Be’, piú o meno… Dal cliente che entra per complimentarsi dell’esposizione in vetrina, senza accorgersi che le pentole servono a raccogliere la perdita d’acqua dal tetto, alla vecchietta che chiama periodicamente chiedendo i titoli piú assurdi, alle mille, tenere vicende di quanti decidono di disfarsi dei libri di una vita. The Book Shop, la libreria che Shaun Bythell contro ogni buonsenso ha deciso di prendere in gestione, è diventata un crocevia di storie e il cuore di Wigtown, villaggio scozzese di poche anime. Con puntuta ironia, Shaun racconta i battibecchi quotidiani con la sua unica impiegata perennemente in tuta da sci, e le battaglie, tutte perse, contro Amazon. La sua è l’esistenza dolce e amara di un libraio che non intende mollare. Con l’anticipo dell’edizione italiana, Shaun sta finalmente ricostruendo il tetto della sua libreria.
Lo sto leggendo in lingua originale in questi giorni. L’inizio non mi ha del tutto convinta, ma con l’aumentare delle pagine lette mi sono lasciata affascinare dal diario di questo libraio scozzese. Per lodarlo o stroncarlo è però un filino troppo presto: tornerò su questi lidi nei prossimi giorni con un verdetto più preciso.
La scatola dei bottoni di Gwendy – Stephen King e Richard Chizmar
Titolo: La scatola dei bottoni di Gwendy
Autore: Stephen King e Richard Chizmar
Casa editrice: Sperling & Kupfer
Pagine: 256
In libreria dal 20 marzo 2018
Che cosa accomuna una ragazza che non si arrende e un seducente uomo in nero? Una cosa preziosa: una scatola in mogano coperta da una serie di bottoni colorati. Ma che cosa ottenere premendoli dipende solo da lei.
Gwendy Peterson ha dodici anni e vive a Castle Rock, una cittadina piccola e timorata di Dio. È cicciottella e per questo vittima del bullo della scuola, che è riuscito a farla prendere in giro da metà dei compagni. Per sfuggire alla persecuzione, Gwendy corre tutte le mattine sulla Scala del Suicidio (un promontorio sopraelevato che prende il nome da un tragico evento avvenuto anni prima), a costo di arrivare in cima senza fiato. Ha un piano per l’estate: correre tanto da diventare così magra che l’odioso stronzetto non le darà più fastidio. Un giorno, mentre boccheggia per riprendere il respiro, Gwendy è sorpresa da una presenza inaspettata: un singolare uomo in nero. Alto, gli occhi azzurri, un lungo pastrano che fa a pugni con la temperatura canicolare, l’uomo si presenta educatamente: è Mr. Farris, e la osserva da un pezzo. Come tutti i bambini, Gwendy si è sentita mille volte dire di non dare confidenza agli sconosciuti, ma questo sembra davvero speciale, dolce e convincente. E ha un regalo per lei, che è una ragazza tanto coscienziosa e responsabile. Una scatola, la sua scatola. Un bell’oggetto di mogano antico e solido, coperto da una serie di bottoni colorati. Che cosa ottenere premendoli dipende solo da Gwendy. Nel bene e nel male.
De La scatola dei bottoni di Gwendy posso invece emettere un giudizio definitivo. A questa pagina, infatti, troverete la recensione dell’ultimo lavoro di Stephen King in collaborazione con Richard Chizmar.
Il Signor Distruggere. Le pancine d’amore – Vincenzo Maisto
Titolo: Il Signor Distruggere. Le pancine d’amore
Autore: Vincenzo Maisto
Casa editrice: Rizzoli
Pagine: 263
In libreria dal 6 marzo 2018
Con la cattiveria e l’umorismo nero che l’ha reso un fenomeno del web, Vincenzo Maisto, alias il Signor Distruggere, ci guida in una tragicomica esplorazione dell’estremismo materno da social network, in un viaggio sul fondo del barile nel quale i contorni tra realtà e immaginazione sfumano fino a farsi indecifrabili.
Su Facebook esistono centinaia di pagine e gruppi incentrati sull’esperienza della maternità, alcuni dei quali popolati da mamme che si autodefiniscono “pancine”. Se ne trovano di pubblici, di chiusi e addirittura di segreti, ai quali è possibile accedere solo su invito o dopo una lunga gavetta. Una volta dentro, però, la fatica per arrivarci è ripagata dalla scoperta di un universo fantastico, distopico, in cui non valgono le più elementari regole della grammatica italiana, in cui le bigotte partecipanti si riferiscono ai rapporti di coppia come “le cose dei grandi” e le donne istruite e indipendenti figurano come “maestrine” dedite all’invidia e ai malefici; una realtà parallela fatta di grottesche torte partoritrici, di esilaranti metodi contraccettivi e improbabili riti di fertilità, di nauseabonde ricette a base di latte materno da propinare a ignari vicini di casa e di pregevoli pezzi di bigiotteria realizzati con fluidi corporei. Nonché di altre varie nefandezze.
Del sarcastico Signor Distruggere, aka Vincenzo Maisto, seguo con diletto la pagina Facebook. Ogni riga del suo precedente Mamme vegane contro l’invidia è un’iniezione di autostima e sono certa che questo nuovo lavoro scrittorio non sarà da meno: da alcuni mesi, infatti, scorrere la bacheca della sua pagina equivale a percorrere un’autentica galleria degli orrori. Lasciate ogne speranza nei confronti dell’umanità, voi che leggerete.
La ragazza che hai sposato – Alafair Burke
Titolo: La ragazza che hai sposato
Autore: Alafair Burke
Casa editrice: Piemme
Pagine: 360
In libreria dal 13 marzo 2018
Le donne pensano che gli uomini siano creature fin troppo prevedibili. E se non fosse poi così vero?
Quando incontra Jason Powell, Angela non immagina che il loro flirt possa diventare qualcosa di serio: gli uomini li conosce, e non si aspetta molto da questo professore di Economia della New York University, corteggiatissimo e con una brillante carriera davanti a sé. Eppure, pochi anni dopo, eccoli sposati, con un figlio da crescere. Quando però Jason viene accusato da una studentessa di averla molestata, e poco dopo un’altra donna avanza accuse simili, tutto sembra sul punto di spezzarsi e Angela è costretta a guardare da vicino la persona che ha accanto, divisa tra l’istinto di proteggere la sua famiglia, e la sensazione di essere vittima di un terribile tradimento. Divisa tra la giovane poliziotta idealista che vuole aprirle gli occhi nei confronti del marito, e l’avvocatessa di Jason determinata a portare a casa una vittoria. Eppure chi è lei per giudicare? Perché anche Angela, la moglie perfetta, ha un segreto. Un segreto che nessuna donna sposata dovrebbe nascondere al proprio marito. Un segreto che potrebbe rovinare per sempre la sua vita, e quella della sua famiglia. E che a maggior ragione non deve venir fuori adesso. Con lo stesso ritmo irresistibile de “La ragazza nel parco”, Alafair Burke costruisce intorno alla sua protagonista, e ai suoi lettori, una realtà che non è mai quella che appare. Lasciando a chi legge una sola certezza: non c’è nulla di più pericoloso di una bugia detta bene.
Se non ci fosse quel “THRILLER” a dissipare l’equivoco di un titolo fuorviante, lo avrei classificato come letteratura rosa. In effetti la traduzione non è delle più fedeli, con l’edizione originale inglese che si limita a un criptico The Wife, “La moglie”. Non conosco quest’autrice, ma la sinossi ha risvegliato la mia curiosità e ho inserito il libro in lista di lettura per quest’anno.
Quando eravamo eroi – Silvio Muccino
Titolo: Quando eravamo eroi
Autore: Silvio Muccino
Casa editrice: La nave di Teseo
Pagine: 240
In libreria dall’8 marzo 2018
Un romanzo appassionato sulla forza dell’amicizia oltre il tempo e le metamorfosi, sul dolore e la meraviglia del diventare adulti, e sulla possibilità di essere, anche solo per un giorno, gli eroi della propria vita.
Alex ha trentaquattro anni e sta per tornare in Italia. Dalla sua casa ad Amsterdam guarda una vecchia foto che lo ritrae adolescente insieme ai quattro amici che allora rappresentavano tutto il suo mondo. Gli stessi che ha abbandonato da un giorno all’altro senza una spiegazione, quindici anni prima. Lui, Melzi, Eva, Torquemada e Rodolfo erano indissolubili, fragili e bellissimi, esseri unici e uniti come alieni precipitati su un pianeta sconosciuto a cui non volevano, non sapevano conformarsi. Poi, qualcosa si è rotto. Ora Alex sta per affrontare il passo più importante della sua vita, ma, prima di chiudere i conti con quel passato e con la causa della sua fuga, ha bisogno di rivederli perché sente di dover confessare loro la verità. Una verità che nel corso di quegli anni lo ha portato ad un punto di non ritorno oltre il quale, di Alex, non resterà più nulla. Per Eva, Alex è stato il grande amore, per Rodolfo il rivale-amico che aveva rubato il cuore della ragazza di cui era innamorato, per Melzi un dio messo su un piedistallo, per Torquemada un enigma da risolvere. Nessuno è mai riuscito a superare il dolore di quell’abbandono che ha alterato il corso delle loro vite. È per questo che, nonostante tutto, decidono di accettare l’invito di Alex a trascorrere tre giorni nella sua casa in campagna – meta e rifugio di tanti momenti passati insieme. Ma quando vi arriveranno, la rivelazione che li attende sarà infinitamente più scioccante di quanto avessero mai potuto immaginare. Sarà solo l’inizio di un weekend fatto di verità e confessioni, pianti e risate. Al loro risveglio, il lunedì mattina, nulla sarà più lo stesso.
Una delle pubblicazioni nostrane più attese di questo mese. Quando eravamo eroi sembra essere il primo lavoro in solitaria di Muccino, che al momento vanta la pubblicazione di due libri scritti in collaborazione con Carla Evangelista. Copertina suggestiva e sinossi che suscita buone aspettative.
La lepisma libraia